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UNI EN ISO 13855:2025 – Tipi di avvicinamento al punto pericoloso

UNI EN ISO 13855:2025 – Tipi di avvicinamento al punto pericoloso

Proseguiamo con la nostra serie di approfondimenti della norma UNI EN ISO 13855:2025, “Sicurezza del macchinario – Posizionamento degli equipaggiamenti di protezione con riguardo alla velocità di avvicinamento delle parti del corpo umano”, che si rivela essenziale per comprendere, tra le altre cose, come valutare e mitigare il rischio di contatto con le zone pericolose.

La sicurezza delle macchine è un pilastro fondamentale nell’industria moderna, e la prevenzione degli infortuni legati ai punti pericolosi è una priorità assoluta. La normativa tecnica gioca un ruolo cruciale in questo contesto, fornendo linee guida e requisiti per la progettazione e l’utilizzo sicuro delle attrezzature.

Le tipologie di avvicinamento

Un aspetto critico di questa norma è la classificazione delle diverse modalità con cui una parte del corpo umano può raggiungere un punto pericoloso. Comprendere queste tipologie di avvicinamento è fondamentale per progettare ripari e dispositivi di protezione efficaci, che non lascino spazio a interpretazioni o scorciatoie pericolose da parte degli operatori.

La UNI EN ISO 13855:2025 identifica principalmente tre tipi di avvicinamento al punto pericoloso:

  1. Reaching Over (Raggiungimento da sopra)
  2. Reaching Through (Raggiungimento Attraverso)
  3. Reaching Under (Raggiungimento da Sotto)

Reaching Over (Raggiungimento da sopra)

Questa tipologia si riferisce al tentativo di raggiungere un punto pericoloso superando un riparo o una barriera dall’alto. È la forma più intuitiva e spesso la prima che viene considerata in fase di progettazione. Un operatore potrebbe, ad esempio, allungare il braccio sopra una recinzione di protezione per toccare un’area di movimentazione macchinario.

Per prevenire il “reaching over”, è essenziale che l’altezza del riparo sia proporzionata alla distanza di sicurezza dal punto pericoloso, tenendo conto dell’altezza media e della possibilità di appoggiarsi o salire su strutture adiacenti per aumentare la propria portata. La norma fornisce formule precise per calcolare queste distanze, assicurando che il riparo sia sufficientemente alto da rendere impossibile l’accesso.

Reaching Through (Raggiungimento Attraverso)

Il “reaching through” si verifica quando una parte del corpo tenta di passare attraverso aperture, fessure, fori o maglie di un riparo. Questo tipo di avvicinamento sottolinea l’importanza di un design meticoloso dei ripari, che non deve presentare varchi sufficientemente ampi da consentire il passaggio di dita, mani, braccia o altre parti del corpo, a seconda del punto pericoloso e della gravità del rischio.

Le dimensioni delle aperture sono strettamente regolamentate dalla UNI EN ISO 13855:2025, che tiene conto delle dimensioni antropometriche standard del corpo umano. Ad esempio, una griglia di protezione dovrà avere maglie sufficientemente piccole da impedire il passaggio delle dita o della mano, a seconda della distanza dal punto di pericolo.

Reaching Under (Raggiungimento da Sotto)

Questo tipo di avvicinamento, spesso sottovalutato, si riferisce alla possibilità di accedere a un punto pericoloso infilando una parte del corpo (un braccio, una gamba o anche il piede) al di sotto di un riparo o di una barriera apparentemente protettiva. È un aspetto cruciale da considerare, poiché un riparo che non è sigillato adeguatamente alla base o che presenta uno spazio sufficiente tra il bordo inferiore e il pavimento, o un’altra superficie, può vanificare qualsiasi altro sforzo di protezione.

Un operatore, per svariati motivi (recupero di un oggetto caduto, tentativo di pulizia, ispezione), potrebbe istintivamente tentare di infilare un arto sotto un riparo. Se lo spazio è sufficientemente ampio, si crea un potenziale punto di contatto con macchinari in movimento o altre aree pericolose.

Questo scenario è particolarmente insidioso perché il rischio potrebbe non essere immediatamente evidente durante un’analisi superficiale.

Implicazioni per la progettazione e la valutazione del rischio

La comprensione approfondita di queste tre tipologie di avvicinamento è fondamentale per i progettisti di macchine, gli specialisti della sicurezza e chiunque sia coinvolto nella valutazione del rischio. La UNI EN ISO 13855:2025 fornisce gli strumenti e i metodi di calcolo necessari per determinare le distanze di sicurezza e le dimensioni dei ripari, in modo da prevenire efficacemente tutti e tre i tipi di avvicinamento.

In fase di progettazione, è necessario:

  • Considerare le dimensioni antropometriche: tenere conto della variabilità delle dimensioni del corpo umano per garantire che i ripari siano efficaci per la maggior parte della popolazione lavorativa.
  • Analizzare tutti i possibili scenari di accesso: non limitarsi all’ovvio, ma immaginare i modi meno convenzionali con cui un operatore potrebbe tentare di raggiungere un punto pericoloso.
  • Verificare la continuità dei ripari: assicurarsi che i ripari siano continui e non presentino fessure o varchi in nessuna direzione, compreso il lato inferiore.
  • Prevedere soluzioni integrate: in alcuni casi, i ripari fisici potrebbero essere integrati con dispositivi di sicurezza aggiuntivi, come sensori o barriere fotoelettriche, per una protezione ancora più robusta.

Conclusioni

In conclusione, la UNI EN ISO 13855:2025 rappresenta una guida essenziale per la progettazione di macchine intrinsecamente sicure.

Prestare attenzione non solo al “reaching over” e al “reaching through”, ma anche e soprattutto al spesso trascurato “reaching under”, è cruciale per garantire che la sicurezza sia veramente “a portata di mano” e che ogni punto pericoloso sia adeguatamente protetto da qualsiasi forma di accesso indesiderato.

La prevenzione è l’unica via per un ambiente di lavoro veramente sicuro.

CONSAFE è a disposizione per un supporto concreto ed efficace nella comprensione dettagliata e l’applicazione delle tante novità introdotte dalla norma UNI EN ISO 13855:2025.

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