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Piano Transizione 5.0: stato attuale e prospettive future

Piano Transizione 5.0: stato attuale e prospettive future

Chiusura della piattaforma GSE e esaurimento delle risorse

Il 7 novembre 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato ufficialmente l’esaurimento delle risorse destinate alla misura Transizione 5.0. Contestualmente, ha disposto la chiusura della piattaforma GSE per la raccolta delle domande di accesso ai crediti d’imposta. Tale decisione è stata determinata dal fatto che i fondi REPowerEU, stanziati per sostenere questa misura e rivisti nell’ambito della modifica del PNRR in fase di approvazione europea, sono stati in gran parte assorbiti dalle numerose richieste delle imprese, mentre la quota residua è stata riallocata su altri utilizzi.

Obiettivo di spesa raggiunto e decisioni ministeriali

Il Piano Transizione 5.0 prevedeva inizialmente uno stanziamento complessivo di 6,3 miliardi di euro; tuttavia, a seguito della revisione, il nuovo obiettivo di spesa era stato fissato a 2,5 miliardi.

Questo limite è stato rapidamente superato: il 6 novembre le domande hanno raggiunto i 2,8 miliardi, a testimonianza di un’improvvisa accelerazione delle richieste nelle settimane precedenti. Di fronte a questa situazione, il Ministero ha optato per la chiusura della piattaforma al fine di consolidare le pratiche già presentate, la maggior parte delle quali accompagnata da un acconto versato, formalizzando il tutto con un nuovo decreto direttoriale. Il nuovo tetto di spesa, pari a circa 3,8 miliardi di euro in meno rispetto all’originario, segna così il termine della disponibilità dei fondi.

Gestione delle domande dopo la chiusura

Nonostante la chiusura della piattaforma, è ancora possibile presentare nuove domande fino al 31 dicembre 2025. Queste richieste saranno regolarmente protocollate e verrà rilasciata la ricevuta di deposito; tuttavia, verranno prese in considerazione solo qualora si rendano disponibili nuove risorse, ad esempio attraverso lo scorrimento delle domande già presentate o l’attivazione di ulteriori fondi. In tal caso, le imprese verranno informate rispettando l’ordine cronologico di invio. Le domande già presentate continueranno invece a essere gestite regolarmente, anche qualora la somma totale richiesta superi i 2,5 miliardi di euro stabiliti come nuovo limite.

Azioni consigliate per chi non ha ancora fatto domanda

  1. Invio della prenotazione al GSE: è possibile inviare la prenotazione sul portale GSE entro il 31 dicembre 2025 per garantirsi l’ordine cronologico e ottenere la ricevuta di deposito, anche in assenza di risorse disponibili al momento.
  2. Gestione degli stati d’avanzamento: è fondamentale aggiornare correttamente lo stato di avanzamento delle pratiche, soprattutto se sono già stati effettuati ordini o acconti. Per la validità della prenotazione è necessario versare almeno un anticipo del 20%.
  3. Monitoraggio costante: si raccomanda di seguire la piattaforma GSE e le comunicazioni ufficiali per essere tempestivamente aggiornati su eventuali novità, scorrimenti o chiarimenti.
  4. Conservazione delle evidenze: è importante mantenere tutta la documentazione probatoria (ordini, contratti, collaudi, pagamenti) in vista di eventuali controlli futuri.
  5. Valutazione delle alternative: occorre considerare le opzioni disponibili, come la nuova misura di iper ammortamento 2026, il credito d’imposta beni strumentali 4.0 ancora attivo o altri crediti per l’innovazione sostenibile.

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